I risultati dell’indagine sul rapporto tra i cittadini e le aree verdi urbane

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Nel mese di febbraio 2020, la Cooperativa Sociale Labirinto, nell’ambito del progetto UPPER ha svolto un’indagine quantitativa destinata ai cittadini residenti nel Comune di Latina attraverso la somministrazione di un questionario on line. Ecco i risultati.

L’indagine ha avuto come obiettivo quello di raccogliere dati di partenza sul rapporto tra i cittadini e le aree verdi pubbliche della città, il tipo di utilizzo degli spazi ed il contributo che queste aree offrono al benessere individuale, alla socialità e all’attaccamento nei confronti del proprio quartiere.

Il questionario è stato compilato in pochi giorni da oltre 480 persone e le risposte non hanno dunque risentito dell’emergenza Coronavirus e della situazione straordinaria di isolamento che questa ha comportato.

La maggior parte dei rispondenti sono state donne (62%), con un’età di 31-55 anni, con un livello d’istruzione medio-alto. Una quota consistente dei rispondenti è rappresentata da persone inattive, ovvero studenti, disoccupati e pensionati che rappresentano oltre un quarto del totale.

La gran parte dei cittadini intervistati (78%) abitano nei pressi di almeno una delle aree di intervento UPPER (raggiungibile a piedi in meno di 10 minuti), principalmente nelle zone Quartiere Nuova latina Q4 (20,7%), Torre Pontina (18%), Zona mercato – Liceo Majorana e Zona Piazza Aldo Moro (entrambi 13 ca% del totale), seguiti da Campo Boario (8,5%), Borgo Sabotino e Via Goja (entrambi circa il 2% del totale).

Parco Falcone e Borsellino. Foto di Chiara De Grandi

Dall’indagine emerge che una larga maggioranza (oltre l’80%) frequenta le aree verdi pubbliche del proprio quartiere, trascorrendovi poco tempo (meno di un’ora a settimana). Le motivazioni principali sono: passeggiare in compagnia, portare a giocare i bambini, fare sport e fare uscire il cane. Ma molti (27,5%) le attraversano senza un motivo specifico.

Nella maggioranza dei casi (oltre il 70%), le persone si sentono al sicuro quando frequentano un’area verde pubblica del loro quartiere, ma in molti casi (circa un rispondente su tre) non si sentono a loro agio e liberi di muoversi in tutti gli spazi.

Nel frequentare i parchi pubblici le persone trovano occasioni di socialità (nuove amicizie, conoscenze, esperienze condivise), ma sono ancora molti i cittadini (oltre la metà dei rispondenti) che non traggono questo beneficio.

Ad ogni modo, il verde urbano contribuisce al benessere psicologico in maniera diffusa: molti si sentono più rilassati (51%), più energici (24%), più felici (13%). Sono pochi, ad ogni modo, quelli che si sentono meno soli (5%), a conferma del fatto che l’elemento della socialità nel verde urbano è poco presente.

Parco Falcone e Borsellino. Foto di Chiara De Grandi

La maggioranza dei rispondenti raggiunge la sua area verde preferita a piedi (72%). Percentuali decisamente inferiori riguardano lo spostamento in bicicletta (14,9%) e con i mezzi pubblici (0.6%). Una quota considerevole utilizza l’automobile per raggiungere la sua area verde preferita (31,9%).

Nel complesso, le persone intervistate si sono dette soddisfatte del proprio quartiere (73%) ed affezionate (il 37% se potesse scegliere non cambierebbe quartiere).

Parco Falcone e Borsellino. Foto di Chiara De Grandi